Assolutamente da non Fare

cose assolutamente da non fare

Sembra una banalità fare un post sulle cose da non fare in uno shop, ma negli e-commerce troppo spesso mi trovo a constatare l’enormità di errori e cose assolutamente da non fare in un e-commerce

Penso però che l’inesperienza o la buona fede spesso fanno agire in modo errato, facendo compiere azioni che non andrebbero mai fatte in nessun e-commerce.

Vediamo quindi come assolutamente non va fatto in un e-commerce di successo

Schede Prodotto

le schede prodotto sono sono la vera finestra che noi abbiamo verso chi vuol comprare il nostro prodotto, sono il venditore che spiega le caratteristiche del suo prodotto, e cerca di venderlo.

Spesso, troppo spesso si fanno le schede prodotto in modo sbrigativo e meccanico, senza tener presente che chi leggerà la scheda prodotto è una persona e acquisterà sul nostro e-commerce, solo se viene convinto.

Questa di seguito è un’esempio di scheda prodotto sbagliata. Di un sito e-commerce italiano che ha importato la scheda dal sito ray ban, senza neanche tradurre la descrizione del prodotto.

la scheda risulta quindi distaccata, povera e amatoriale, questo sito potrà vendere solo ed esclusivamente facendo leva sul prezzo.

scheda prodotto sbagliata
scheda prodotto sbagliata

Il più grande errore nelle schede prodotto è quello di copiare la scheda dal produttore, dato che la tua scheda è identica a quella di altre migliaia di venditori, e non emergerà mai, ne perchè google non gli darà importanza, ne perchè i tuoi clienti ti identificheranno come una semplice venditore, e non ti identificheranno come uno specialista, un venditore unico.

  • Poche informazioni, le schede prodotto devono dare più informazioni possibili, cercando di esaudire ogni informazione possibile
  • Fotografie pessime, la scheda prodotto deve prevere delle foto di buona qualità, meglio se non le standard del produttore
  • Cal to action, la spinta all’azione deve essere unica, AGGIUNGI AL CARRELLO, evitare quindi di aggiungerne altre, e soprattutto, evitare la confusione, che possano nascondere la cal to action
  • Correlati e Simili, inserire correlati e prodotti simili ben visibili
  • Costi aggiuntivi e condizioni, inserire sempre nelle schede prodotto le condizioni di vendita ed eventuali costi aggiuntivi e di spedizione

di seguito una parte di una scheda prodotto sbagliata, con due call to action e addirittura un banner adwords

scheda prodotto sbagliata

 

Carrello e Checkout

Quando una persona aggiunge un prodotto al carrello è perchè è interessata a quel prodotto e sta cercando delle informazioni. Ad esempio spesso si simula un acquisto per cercare di constatare evenutali costi aggiuntivi, costi di spedizione, forme di pagamento.

Rendere questo processo lungo e tedioso, allontana i clienti e li fa desistere.

  • Le spese di spedizione anche se gratuite, ed eventuali costi accessori, dovrebbero essere presenti subito nel carrello e non nel processo di checkout
  • Acquisti anche senza registrazione, non tutti vogliono iscrivesi, inserire mail una password autenticarsi, bisognerebbe rendere questo passaggio facoltativo
  • Indirizzi spedizione e Fatturazione, bisogna prevedere un solo indirizzo, e nel caso una spunta per indicare eventuale altro indirizzo, il carrello non deve prevedere di default due indirizzi
  • Solo info necessarie, in alcuni carrelli chiedono compleanno, sesso, dove si è conosciuto lo shop, etcc tutte, informazioni inutili per l’acquisto e che possono scoraggiarlo, se vogliamo queste info, chiederle dopo l’ordine, con una mail ed un form online
  • Confusione spedizione e pagamenti, le spedizioni devono esser esmeplici e così il pagamento, deve essere evidente se vi è una tassa, le condizioni, sopratutto devono essere il meno ingombranti e colorati possibili, i loghi in questo caso non servono rendono pesante il carrello
  • Pubblicità nel carrello, in una ricerca che ho dovuto fare per un cliente mi è capitato di trovare degli adwords nel carrello di vendita … una pazzia
  • Carrelli sicuri, questi non sono molto sentiti in italia, e non è un vero errore, ma usare HTTPS e certificazioni sicure per il carrello, permette di aumentare il venduto

di seguito un doppio errore, il carrello inserisce due voci chiamate IMPONIBILE con diversi importi, e di seguito tasse, di cui non si comprende cosa siano … già questo mette confusione

mancano i costi di spedizione, che per essere visti bisogna inserire i dati ed al solo passaggio numero 3 si capisce che il costo verrà maggiorato di 9€ per la spedizione

 

totale carrello sbagliato
totale carrello sbagliato
costi spedizione
costi spedizione visibili al terzo step

Server Non Appropriato

Mi sono ripromesso di non parlare di aspetti tecnici in questo blog, in quanto io non sono un esperto di programmazione o di server, ma proprio per questo, in passato questo è stato anche un mio errore grossolano.

Quando si prende un server per il proprio shop, bisogna valutare sempre le esigenze dello shop, del gestionale, dell’eventuale blog. Bisogna poi controllare la banda che consumiamo e valutare un eventuale incremento della banda.

Tenere sempre sotto controllo il server è indispensabile, per poi valutare l’incremento delle risorse

Usabilità

Non mi stuferò mai di insistere su questo punto, l’usabilità è alla base del successo o della morte di un e-commerce. Se le persone non sono in grado di navigare nel nostro sito, ci abbandoneranno presto.

Mi capita spessissimo, di trovare siti, in cui è difficile navigare, trovare i prodotti, filtrare, scegliere. Troppo spesso chi fa si non è un utilizzatore di ecommerce, e soprattutto non ha mai gestito un e commerce.

Esiste solo un test che si può fare:

Chiedere ad una decina di persone che non conoscono il nostro sito, di cercare il determinato prodotto e di acquistarlo.

Per poi farsi spiegare se è andato tutto bene, se hanno trovato problemi, o disagi.

Informazioni lacunose

prima di comprare un prodotto, qualsiasi cliente vuole informazioni sul merchant, e sapere quindi presso chi sta comprando. Dopotutto darà dei soldi sulla fiducia che la merce arrivi, quindi vuole il maggior numero di informazioni.

Spesso, troppo spesso queste informazioni sono sbrigative, lacunose, frammentarie. Lasciando dei dubbi nei clienti. So che scrivere queste cose non è percepito come vendita, e non è divertente, ma sono quelle informazioni che renderanno il tuo sito credibile, e eviteranno dubbi nel cliente.

Inserire in modo chiaro ed univoco. Contatti telefonici, indirizzo, possibilità di contatto, condizioni di vendita, metodi di pagamento, spese accessorie, condizioni, Spese di trasporto con chi spediamo, tempistiche, ect.. etc,.,.,

E’ FONDAMENTALE

Mailing

Un altro grosso errore è quello di non mandare mail ai propri clienti, alcuni lo fanno dicendomi:

Noi non vogliamo disturbare i nostri clienti come fanno tutti gli altri

Peccato che le statistiche dicono che non comunicare con i propri clienti equivale a perderli mentre una mail tiene l’interesse costante e tiene viva la memoria del cliente sul nostro brand, anche se non compra, alla prima esigenza noi torneremo alla sua mente.

In più un discreto mail marketing mensile genera circa il 0,5% di contanti in vendite ciò vuol dire che ogni 1000 mail inviate avremo 5 vendite. Poche o tante non sarebbero generate se non inviato una mail.

In più terremo vivo il nostro brand.

Chiaro che le mail vanno inviate in modo serio e mirato, proponendo promozioni, codici sconto, e novità. L’utilizzo di un sistema CRM sarebbe l’ideale per tener traccia delle comunicazioni, ed affidarsi a sistemi di mailing certificati quali aweber, o mailchimp è fondamentale

 

Concludendo

ricorda che tu prima di tutto devi metterti nei panni dei tuoi clienti e usare il tuo sito, per fare acquisti, prova anche quelli dei tuoi concorrenti, o di altri settori e cerca di valutare cosa funziona bene negli altri e cosa funziona male nel tuo.

per vincere una gara ci vuole una macchina veloce e senza pecche

Buon lavoro

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