Le Vendite per un eCommerce sono lo scopo della sua apertura, attuare una strategia per massimizzare le conversioni è fondamentale per un ecommerce di successo.
Le vendite in un qualsiasi progetto eCommerce restano il cardine de lavoro, si apre un eCommerce con il solo scopo di vendere e guadagnare. Ma tra l’Aprire un eCommerce e Guadagnare con un e-Commerce c’è contrariamente un oceano che separa i duo obbiettivi.
Diciamo che se hai prestato attenzione a tutti gli aspetti del progetto trattati nelle sezioni precedenti, quindi: Progetto, Realizzazione e Marketing per eCommerce, sarai sulla buona strada per ottenere risultati.
Vedremo in questa sezione come concretizzare le vendite in un ecommerce trasformando il traffico in arrivo in clienti paganti.
Di seguito i punti trattati in questa sezione sulle vendite in un eCommerce vincente, Se vuoi passare ad un punto velocemente clicca sui link sottostanti, troverai poi anche un pulsante per tornare a questo indice, potrai anche richiedere consulenza gratuita:
“La parola gratis non esiste, eccetto che nella fantasia dell’essere umano. Sono proprio le cose che sembrano gratis quelle che avranno il prezzo più alto da pagare.” – Andrea Mucciolo
Quando di parla di sistemi di pagamento nel mondo eCommerce si tende a pensare a Bonifico carta di credito e PayPal. Tutto corretto, ma maggiori sono i sistemi di pagamento e le possibilità che dai migliori saranno le attenzioni da parte dei tuoi clienti.
Non dimentichiamo poi che alcuni metodi hanno un grosso impatto sia economico in provvisioni che dal punto di vista della sicurezza, vanno quindi incentivati quei pagamenti che hanno maggior comodità per il merchant.
Facciamo un esempio, paypal incassa tra il 2 e il 3% in commissioni, in più se qualcuno contesta la merce, il furto e la spedizione i soldi vengono bloccati e per politica di PayPal tende a dare ragione ai clienti finali.
In alcuni settori, come l’elettronica queste segnalazioni sono una piaga perché moltissimi professionisti del furto tendono a provarci. Una soluzione può essere offrire uno sconto per pagamenti più comodi per il negoziante come ad esempio il bonifico bancario, di seguito ti elenco i metodi di pagamento più utilizzati con un brevissimo commento per aspetti positivi e negativi ad essi correlati:
Bonifico Bancario: Il costo di incasso di questo metodo è nullo, i clienti non possono bloccare i fondi. D’altro canto il pagamento non è immediato e il cliente deve uscire dal sito per effettuare il pagamento, le verifiche dei pagamenti portano via abbastanza tempo.
Contrassegno: Pur facendo parte dei metodi di spedizione e non dei pagamenti ne parliamo qui in quanto nell’accezione comune il contrassegno è un metodo di pagamento; Ha un costo di incasso abbastanza alto, i clienti che non ritirano la merce sono in numero abbastanza elevato, quindi ci sono molti costi aggiuntivi per la gestione.
Carte Di Credito: Tutto dipende dal circuito che si sceglie, i furti di carte di credito sono molti in questo caso bisogna bene capire gli accordi con il gestore spesso si perdono i soldi del transato, anche le commistioni variano dal gatway e dagli accordi con la banca. Io spesso uso PayPal Pro come gatway per carte di credito.
PayPal: E’ indubbio che PayPal è lo strumento d pagamento più gettonato, anche e grazie alla sua sponsorizzazione di eBay, nei momenti in cui l’ecommerce stava facendo capolino nelle nostre case. Secondo me troppo caro, ma è indubbia la sua versatilità comodità e fiducia che offre ai consumatori, vero anche che il merchant è a rischi ricatti da parte degli acquirenti.
PayPal Pro: Lo separo perché è un prodotto differente dal base, ha un costo fisso di 35€mese più una percentuale sul transato, si sostituisce interamente ai sistemi di carta di credito, io spesso uso PyPal e in più PayPal Pro, lanciando il primo per la gestione dei pagamenti PayPal il secondo come Carta di Credito, cambiandogli il nome in Carta di Credito.
Stripe: Mi piace molto è simile a PayPal ma con costi di esercizio molto più bassi i vantaggi e gli svantaggi sono identici, io dove posso uso questo come gatway per le carte di credito.
Amazon Payments: Pochissimo usato da noi ha il vantaggio di renderei siti molto più sicuri dal puti di vista dell’utente finale, ma quelli di amazon, sono estremamente pignoli nella qualità dell’operato per garantire il loro sistema, quindi tendono a bloccare pagamenti e richiedere standard di vendita molto alti.
Altri: PayPro, è un Altro Gatway di pagamento molto valido, prezzi più bassi di carte di credito e paypal, interessante per i pagamenti ricorsivi, SaftyPay ottimo e versatile, con tante opzioni e possibilità, BrainTree commissioni sotto il 2% moltissime opzioni; 2Checkout è stato per tantissimo tempo l’unico antagonista di PayPal, molto simile, meno rigido, commissioni minori di PayPal.
“Se devi commettere peccato, fallo contro Dio, non contro la burocrazia. Dio ti perdonerà ma la burocrazia no.” – Hyman Rickover
Di burocrazia si può morire, ma purtroppo alcune indicazioni sono indispensabile in un ecommerce, alcune delle quali sanzionabili.
La documentazione indispensabile in un negozio online è quella relativa a :
Privacy e Gestione dei Cookie,
Chi gestisce i dati sensibili,
Politiche di reso e recesso,
Foro competente in caso di contestazioni e metodi di contestazione,
spese spedizione, accessorie e aggiuntive,
Condizioni di vendita.
Tutta la documentazione sopra indicata non la forniamo in questo breve articolo altrimenti verrebbe fuori un tomo lunghissimo , se ti serve supporto non esitare a contattarci.
Nel frattempo puoi approfondire con un articolo sulla normativa dei cookie e come implementarli nel tuo sito:
“Dove inizi sul mercato non è dove devi rimanere.” – Jim Rhon
I Marketplace sono un ottimo strumento per ampliare i canali di vendita, sopratutto all’inizio di un’attività di vendita, sarà possibile monetizzare velocemente accantonando qui compiti relativi al marketing e all’usabilità del sito.
Decide se affidarsi o meno a marketplace ha sia pregi che difetti, resta indubbio però che per iniziare e per differenziare i canali possa essere un ottimo strumento di vendita.
Oggi stanno nascendo molti marketplace verticali su un argomento, c’è molto interesse ad aggregare aziende e fornitori. Ma quelli che realmente funzionano in italia non sono molti.
Ti consiglio la lettura di tre articoli che possono darti un quadro completo sul mondo marketpalce:
“Se il tuo progetto non prevede lo smartphone, il tuo progetto non è finito.” – Wendy Clark
Oggi quando si avvia un progetto qualsiasi esso sia, se si affaccia al web va inteso in modo globale e cioè deve prevedere l’uso del mobile, in quanto compre ormai circa la metà del traffico generato su ogni sito, e l’affacciarsi a più sistemi di vendita.
andrebbero entrambi sviscerati in modo completo, ma l’importante è che tu decida di aere un sito mobile frendley e sopratutto avere più canali di vendita, sito, marketplace, negozio reale.
Dovresti poi prevedere il proseguimento dell’esperienza di navigazione da un sistema all’altro, ci sono ad esempio persone che cercano sul mobile un prodotto, ma poi preformano l’acquisto dal desktop, far si che grazie ad autenticazione e o cookie sia possible sapere sempre chi è che sta facendo cosa, per poi mostrare i prodotti visti, il carrello, la wishlist anche se su apparati di navigazione differenti.
Allo stesso modo dovresti rendere omogenea l’esperienza di acquisto anche se navigando su canali differenti, ad esempio oggi McDonald’s ha introdotto nei suoi negozi l’acquisto online su pannelli nella sala, per poi andare a ritirale al banco, molti cinema implementano acquisto biglietto online con ritiro in loco, alcuni negozi come ad esempio Zara hanno attivato la possibilità di acquisto online e ritiro o consegna del reso in negozio.
Cerca quindi di offrire al tuo cliente un’esperienza di navigazione senza interruzioni, qualsiasi sia lo strumento che abbia deciso di usare
Quando parlo con imprenditori con negozi ed attività commerciali affermate, il cui interesse vira verso l’apertura di uno shop online, resto stupito di come tutti o quasi pensano di replicare il loro modello di vendita per la nascitura attività e-commerce. Esistono tantissime differenze tra il modello di vendita offline e
3 – Migliaia di Plugin e Template Qualsiasi esigenza è stata in qualche modo sviscerata ed è quindi facile trovare plugin gratuiti o a pagamento per risolvere le varie esigenze. I siti ufficiali o meno sono veramente tanti. Lo stesso dicasi per i templete, aziende come ThemeForest permettono l’acquisto di templete altamente
Pochi giorni fa è uscito un interessante articolo scritto da AheadWorks ci da un quadro degli ecommerce, con l’ausilio dei dati di Alexa.com, o meglio delle piattaforme ecommerce usate. nel mondo tenendo conto dei dati sino a fine agosto 20012 Si evincono dati molto interessanti come ad esempio che Magento che tra
Che piattaforma ecommerce usare? la prima domanda che viene posta ad un qualsiasi colloquio inerente un progetto ecommerce, è sempre la stessa: Che piattaforma ecommerce devo usare? Premesso che dal mio punto di vista questa non è la prima domanda che ci si debba porre, ma un primo approccio tecnico alla risoluzione
Il gestionale per l’ecommerce é un nodo molto importante, in quanto l’economia, o meglio la burocrazia italiana, chiede di sviluppare un insieme di documentazione, che le funzioni base degli e-Commerce non sono sufficienti. C’é da dire che la maggior parte degli e-commerce open source disponibili, sono tutti esteri, ed in
Da dove Partire Quando si Progetta l’avvio di un ecommerce ? per prima cosa bisogna comprendere che non va fatto a casaccio, ma pianificato in ogni sua componente e seguito in ogni suo aspetto, per evitare le problematiche più o meno grosse che si presenteranno nel tempo. La cosa che io
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