Che piattaforma ecommerce usare?
la prima domanda che viene posta ad un qualsiasi colloquio inerente un progetto ecommerce, è sempre la stessa:
Che piattaforma ecommerce devo usare?
Premesso che dal mio punto di vista questa non è la prima domanda che ci si debba porre, ma un primo approccio tecnico alla risoluzione delle esigenze sviscerate molto prima.
Ma diamo per assodato che tutta la parte precedente il business plan sia stata discussa.
passiamo alla domanda quale piattaforma ecommerce usare
In questo articolo ti voglio dare non un elenco di piattaforme ecommerce, che vedremo in altro articolo, ma voglio indicarti quali sono i fattori salienti per individuare la piattaforma ecommerce più adatta alle esigenze
1- Tipologia di e-commerce
Possiamo dividere le tipologie di ecommerce disponibili in 3 principali categorie
- ecommerce SAAS
- ecommerce Propietari
- ecommerce open source
Ecommerce SAAS sta vuol dire ecommerce Software As A Service, e cioè pago quel che uso. ci sono tanti esempi di questi sistemi, che permettono la scalabilità e soprattutto di pagare in base a quanto si usa, che può essere importante soprattutto all’inizio dato che permette di spendere meno all’inizio del progetto.
tanto per fare qualche nome tra i principali prodotti Shopify – Magento Go – Volusion
Ecommerce Proprietari, sono prodotti la cui licenza resta di proprietà dello sviluppatore e non viene passata al merchant, di solito questi shop definiti Taylored (perché cuciti sulle esigenze del cliente come un abito di sartoria) sono molto cari ma vengono studiati sulle esigenze del cliente.
Il vantaggio è che il software è esattamente ciò che serve per le proprie esigenze senza surplus (moduli) che non servono. Tipico invece dell’utilizzo di piattaforme standard. Aver moduli aggiuntivi inutilizzati, rende il software pesante e rallenta la macchina.
d’altro canto in caso si voglia passare presso altro fornitore ciò non è possibile. in quanto il prodotto è dell’azienda sviluppatrice e non passa il codice sorgente.
le modifiche chiaramente costano molto, in quanto spesso sviluppate appositamente per il cliente.
questa soluzione viene sposata per progetti medio grandi e per budget di intervento alti
Ecommerce Open Source, i prodotti open source sono quei prodotti la cui licenza d’uso è libera, il codice del prodotto è aperto e può esser usato e modificato da chiunque.
i vantaggi di questo sistema sono i costi relativamente bassi, l’enormità di documentazione e di sviluppatori disponibili, la possibilità di passare da un tecnico sviluppatore ad un altro, senza problemi.
i problemi però che questo sistema si porta dietro sono un’eccessivo contenuto di app inutili che rendono il prodotto lento, e pesante, e standardizzazione e non unicità.
Esistono tantissimi tecnici che svilòuppano, modificano, è possibile usare template a basso costo o applicativi di qualsiasi tipo dai costi medio bassi e a volte gratuiti.
Le web agency che lavorano con questi sistemi come base di partenza sono la maggior parte, perchè permettono di contenere i costi al cliente finale e quindi è possibile offrire prezzi finali più bassi.
Esistono poi varie soluzioni:
- farsi fare un piattaforma in base alle proprie esigenze
- usare sistema standard con template standard o dal costo basso
- affittare un servizio chiavi in mano
i principali ecommerce open source sono: magento – ubercart (estensione di drupal) – woocommerce (estensione di wodrpress) – prestashop ne esistono a centinaia e indicarli tutti risulta impossibile, ma faremo un articolo dedicato alle principali piattaforme ecommerce
2- Numero prodotti
se devi realizzare un ecommerce per un catalogo contenuto di 20 prodotti non ha senso affidarsi ad un software che costa quasi 1.000.000€ (sap) ma basterà un prodotto come ad esempio woocommerce che svolge egregiamente il suo compito.
Ma comincerebbe a creare problemi al Database e rallenterebbe tantissimo la macchina server se cominciamo a superare i 2000 prodotti.
Avere quindi un’idea chiara di quanti prodotti avremo e soprattutto della categorizzazione e degli attributi e varianti del prodotto stesso rende quasi obbligata la scelta,
Se hai un negozio di prodotti software e hardware pc ed il tuo catalogo arriva a 10.000 prodotti wcommerce non ce la farà a starti dietro, ma con magento o ubercart potrai gestire al meglio il carico del server e soprattutto le varianti, le combinazioni, la costruzione di pc partendo da differenti pezzi.
se hai un negozio di alimentari ed hai 500 prodotti woocommerce andrà più che bene
3- tipologie di pagamento
se devi gestire più forme di pagamento e/o sistemi particolari come ad esempio il pagamento rateale con findomestic o banca sella avere un piattaforma di cui sono stati sviluppati i bridge (magento o prestashop) è meglio, perchè lo sviluppo del bridge da zero ha un costo elevato.
woocommerce non ha moduli di pagamento italiani, oltre a contrassegno bonifico e paypal
4- Uso market Place
Se hai deciso di affidarti per la vendita a market place cerca di optare per una soluzione che parli bene con i vari market place. Magento ha un sistema che parla alla perfezione con ebay trasferendo schede ordini spedizioni, è come se si fosse in ebay, il problema nasce con amazon, non esistono sistemi easy che colloquiano alla perfezione, bisogna armarsi di santa pazienza e testare i vari sistemi che esistono, ma sembra che non vi sia un sistema perfetto.
La cosa fondamentale è che il sistema parli alla perfezione con il market place trasferendo ordini, schede e sopratutto disponibilità, aggiornamenti prezzi etc..
5- Multi-site
il multi site è la possibilità di fare più siti che parlano con il medesimo database, questo metodo viene usato per frazionare ad esempio un catalogo molto vasto avendo un sito principale e poi vari siti satellite con differenti categorie.
altro caso tipico è il multi-site per differenti lingue e geolocalizzazioni, sito.it sito.com etc..
Non tutti i sistemi prevedono questa funzione, woocommerce e presta shop ad esempio non lo prevedono
Questi 5 step sono fondamentali per capire ove orientarci, vedremo poi quali sono le principali postazioni ecommerce, pregi e difetti